La morosità incolpevole riguarda l'impossibilità a pagare il canone di affitto, a causa della perdita o della consistente riduzione del reddito del nucleo familiare riconducibile a un motivo molto grave che va al di là della volontà dell'affittuario.
Gli aiuti per gli inquilini morosi che non riescono a pagare il canone possono essere concessi in caso di:
- perdita di lavoro per licenziamento
- accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell'orario di lavoro
- cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale
- mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici
- cessazioni di attività libero-professionali o di imprese registrate, derivanti da cause di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente
- malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato o la riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell'impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali.
Ogni anno, Regione Lombardia emette un apposito bando tramite il quale istituisce un un fondo a favore di inquilini che non riescono a pagare i canoni di affitto per morosità incolpevole, come previsto dal Decreto legge 31/08/2013, n. 102.
L’erogazione dei contributi è subordinata al trasferimento del finanziamento regionale e rimarrà aperta fino all’esaurimento dei fondi.
Per ulteriori informazioni, consulta il sito di Regione Lombardia.
Possono accedere ai contributi gli inquilini morosi incolpevoli titolari di un contratto d'affitto a libero mercato che hanno in corso un provvedimento di sfratto e hanno indicatore ISEE inferiore a 26.000,00 €.